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Omeopatia e Medicina Integrata in Pediatria: la parola alla dottoressa Valentina Tono

Salute

Omeopatia e Medicina Integrata in Pediatria: la parola alla dottoressa Valentina Tono

Questa settimana dedichiamo la nostra rubrica salute ai bambini. La dottoressa Valentina Tono pediatra, omeopata e specialista in medicine complementari, che collabora con il centro Perla Donna di via Tre Re, 44 a Brugherio, ci parlerà di omeopatia e medicina integrata in pediatria.

 

Ho scelto di fare il pediatra perché è il medico che accompagna la famiglia e il bambino nelle sue tappe di crescita, valuta che tutto proceda bene, si allerta se qualcosa non va e indirizza la cura dei piccoli e grandi problemi, si affianca ad altri specialisti quando è il caso, cura il bambino e le sue malattie.

Durante la specializzazione ho imparato a gestire le patologie acute e le conseguenze acute delle malattie croniche: ho visto bronchiti, appendiciti, otiti, polmoniti e tutte le iti che ci si possano immaginare e ho imparato quali farmaci usare, in che dosi, che effetti attendermi, desiderati e non. Ma nella pratica clinica di ogni giorno mi sono trovata ad affrontare molte situazioni, che forse possiamo definire minori… per il libro di patologia! Ma non per il bambino e la sua famiglia, per cui mi trovavo armata di pochi strumenti. Ad esempio, al bambino con raffreddore o altra malattia virale ed ai suoi genitori dicevo che non era nulla di grave, che non serviva dare l’antibiotico, e che sarebbe guarito presto, grazie alle sue forze prima o poi sarebbe guarito… ed è vero, molti bambini ne hanno tutti gli strumenti! Ma a volte ci vorrebbe proprio un aiutino! E la frase finale, e “se poi peggiora si potrà intervenire” mi lasciava un po’ l’amaro. Ai genitori del  bambino che si ammala frequentemente potevo escludere i problemi più gravi e poi dire che può essere normale, che a molti bambini succede e invitarli ad aspettare, a monitorarlo e prepararci ad intervenire quando la cosa si fosse fatta più seria. A quelli del lattante con disturbi “funzionali” potevo dire che non era nulla di grave, che tutto sommato cresceva bene e che questi disturbi sarebbero passati crescendo, ma capivo che di fronte a un bambino irritabile e disturbato da reflusso, stipsi etc… dopo essersi consolati perché avevo escluso una vera e propria malattia i genitori si trovavano un poco… sconsolati.

La nostra medicina, la biomedicina o medicina scientifica è ottima per i grandi problemi acuti, per le infezioni, per le malattie più importanti, ma appunto, cura le malattie. Io cercavo qualcosa per curare i miei piccoli pazienti rendendoli più forti, anziché più deboli, per aiutarli a crescere al meglio delle loro possibilità, per prevenire, quando possibile, i loro disturbi e  aiutarli e supportarli nelle fasi più intense. Ma anche per risolvere tanti problemi acuti e cronici riducendo la necessità di farmaci ottimi, ma che a volte possono dare effetti indesiderati, o proprio per aiutarmi a ridurre questi effetti collaterali.

Per questo ho studiato l’Omeopatia, in un ottica di Medicina Integrata.

Ma cerchiamo di intenderci su alcuni termini.

Per Medicina Integrata si intende un tipo di cura basato sulla relazione e sulla persona, che fa uso di tutti i possibili approcci terapeutici, professionisti e discipline ritenuti appropriati per promuovere la salute e la guarigione del soggetto. L’attenzione è posta sul bambino e non sulla malattia o il trattamento terapeutico in sé, riconoscendo l’importanza dell’ambiente, della famiglia, dello stile di vita, del benessere psichico per il mantenimento della salute o la guarigione.

Le Medicine Complementari sono il substrato di integrazione con le cure convenzionali; includono una varietà di pratiche di salute, approcci, conoscenze che comprendono omeopatia, fitoterapia, agopuntura, tecniche manuali ed esercizi, applicate singolarmente o in combinazione per mantenere il benessere, così come per trattare, diagnosticare o prevenire le malattie.

L’omeopatia (dal greco ὅμοιος, simile, e πάθος, sofferenza), teorizzata dapprima da Samuel Hahnemann (1755-1843), si fonda sul principio della similitudine, ovvero “Similia similibus curentur” , il simile cura il simile: il rimedio appropriato per una determinata malattia è data da quella sostanza che in una persona sana  a dosi farmacologiche induce sintomi simili a quelli osservati nella malattia.


L’omeopatia, diceva Gandhi è il metodo più avanzato e raffinato che consente di trattare il paziente, bambino o adulto,  in  modo economico e non violento.

I rimedi omeopatici derivano da vegetali, animali, minerali, che una volta estratti, per evitare possibili effetti tossici ed amplificare l’effetto terapeutico, vengono diluiti e dinamizzati molte volte.

I sintomi del paziente guidano nell’individuazione del rimedio specifico per il paziente, che può essere unico, un rimedio volto a modificare le caratteristiche del terreno, o più spesso affiancato da altri rimedi scelti in base ai sintomi. I sintomi sono però preziosi e non vanno soppressi, perché sopprimendo un sintomo di superficie si favorisce l’approfondamento della patologia! Ogni guarigione comincia dall’interno e procede verso l’esterno, e a volte durante il processi di guarigione, di ripristino dell’energia vitale e dell’equilibrio si ripassa da sintomi “antichi” già superati.

Il fine della terapia omeopatica è quello di attivare una reazione specifica dell’organismo nei confronti della malattia che deve superare e quindi di portare alla salute in modo equilibrato e senza danni collaterali.

L’uso delle medicine complementari e alternative è una scelta terapeutica sempre più popolare. L’Italia è la terza nazione Europea dopo Francia e Germania in termini di importanza del mercato di prodotti medicinali omeopatici e dell’impiego di tecniche di Medicina Complementare nella pratica clinica. Oggi in Italia ci sono almeno 20.000 professionisti tra medici, dentisti e veterinari, utilizzano per i propri piani terapeutici rimedi omeopatici.

 

I bambini mi hanno insegnato che ci vuole una bella borsa grande per fare il dottore: deve tenere dentro un sorriso, la voglia di ascoltare, la capacità di non fare niente quando non serve, i farmaci, insostituibili in alcune situazioni, i rimedi omeopatici, e i buoni consigli alimentazione e stile di vita, per rispondere al meglio al bisogno di salute e benessere che ogni piccolo paziente con la sua famiglia porta con sé.

 

 

 

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