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“Il soffio della libertà”, quando la grande musica è anche un’arma sociale

Cultura

“Il soffio della libertà”, quando la grande musica è anche un’arma sociale

Alabama, USA. È l’epicentro da cui prende movimento e ritmo il viaggio de “Il soffio della libertà” lo spettacolo che si terrà martedì 27 ottobre alle ore 21 presso il teatro San Giuseppe con la collaborazione di NoiBrugherio (ingresso 5 euro).

Storie e musiche attuali
A guidarci tra le le calde strade di Montgomery, Harlem, Detroit e molte altre capitali della lotta alla segregazione, saranno le melodie di Fabrizio Poggi, cantautore italiano di respiro internazionale insieme alla sua compagna di vita: l’armonica.
A supportare questa originalissima coppia nelle sfumature più intime delle rivolte nate al suono della folk music ci sarà anche un altro virtuoso della musica contemporanea, il chitarrista Enrico Polverari.

Rosa Parks, che con il famoso rifiuto di cedere il posto in autobus a un “bianco” si ribella ferma e silenziosa davanti al sopruso della segregazione razziale, Martin Luther King, ucciso al culmine della lotta dalla mano sconosciuta e vigliacca di un anonimo cecchino una sera d’aprile del 1968, Malcom X anch’egli assassinato nel 1965, sono solo alcuni dei simboli che percorreranno le storie e le canzoni del “Soffio della libertà”. Sì perché «il valore di quelle persone e delle loro lotte – ci rivela proprio Fabrizio – sono attuali, ma ancor di più lo sono le canzoni».

Lo spettacolo ruoterà attorno a un fulcro di melodie blues, spiritual e folks, antichi inni riadattati da uomini e donne di colore che a metà degli anni Sessanta hanno costruito protesta su protesta la loro rivoluzione, pagando con la loro stessa vita il soffio della libertà. È nelle chiese delle piccole comunità segregate nel sud degli States, ci spiega Fabrizio, che queste persone fabbricavano le loro armi micidiali: «le canzoni!», armi per sopportare la lotta non violenta, «veri e propri inni di determinazione, coraggio, energia».

Sarà, dunque, «uno spettacolo che ricorda il passato con la speranza del futuro», ha continuato Fabrizio, in un contesto in cui il tema dell’integrazione tra popoli è attualissimo. Una performance tra musica e teatro, insomma, in cui canzoni e parole si uniranno a formare un’unica sinfonia, tra le vite di chi allora ha fatto la storia e di chi oggi la racconta».

I biglietti in vendita
Sabato 24 ottobre dalle 15 alle 18,30 e dalle 21,15 alle 22. Domenica 25 durante gli spettacoli fino alle ore 22. Lunedì 26 dalle ore 20,30 alle 22. Martedì 27 dalle 20,30.
Ingresso posto unico 5 euro.

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