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Il sindaco Troiano: «I nostri conti maltrattati dal Governo»

Politica

Il sindaco Troiano: «I nostri conti maltrattati dal Governo»

«La situazione per i comuni, dal punto di vista delle incertezze normative e delle complicazioni burocratiche, si è fatta fin esagerata». Esordisce così, il sindaco Marco Troiano, in Consiglio comunale, in un atto d’accusa lanciato verso il Governo nazionale. E poco importa che l’attuale premier sia anch’egli, come Troiano, del Partito Democratico. «Ciascuno – aggiunge infatti – può avere la propria appartenenza politica, ma quando ci si siede sui banchi della giunta e si rappresenta la città, non si può che pronunciare una parola di profondo disagio, rispetto a come sono trattati i comuni e le autonomie locali e a come sono stati trattati negli ultimi anni, dai diversi governi di diversi colori politici».

Il sindaco Marco Troiano. Foto Ribo

Allo Stato 400mila euro su 2 milioni di fondi
Secondo il primo cittadino, «i governi hanno maltrattato le autonomie locali, con tagli sempre più forti che vanno a incidere sulla carne viva». Un esempio sono le tasse comunali dalle quali, a dispetto del nome, il Governo (nel caso brugherese) preleva 2 milioni di euro restituendone poi soltanto 1.600.000. «Questa situazione è insostenibile – rimarca Toiano – indipendentemente dalle personali idee politiche. I comuni sono lasciati soli ad affrontarla, con tagli sempre più forti».

La riforma incompiuta delle province
Sulla situazione di crisi economica generale si inserisce, dettaglia Troiano, la riforma incompiuta delle Province. Che crea diversi disagi «ad esempio per quanto riguarda il trasporto pubblico, che le Province non riescono più a garantire». E ancora, «le incertezze della Regione sull’attuazione della riforma Delrio, già di per sé incerta, alla quale la Regione aggiunge confusione e indecisione». Anche, afferma il sindaco, riguardo decisioni che erano assodate, come «chi si deve occupare del trasporto degli studenti con disabilità, che era ben definito» e non in carico ai Comuni.

Un coraggio nuovo
In questo quadro, rilancia però Troiano, «noi non abdichiamo al nostro ruolo. Non ci arrendiamo, ma ci è chiesto di ragionare in un modo nuovo, direi che a tutti è chiesto un coraggio nuovo». Partendo da quelle che chiama «sfide interessanti: le centrali uniche di committenza, la fatturazione elettronica, l’armonizzazione del bilancio, il futuro immaginato della tassazione locale» per cui i comuni trattengono tutta la parte di loro competenza delle tasse locali, e lo Stato tutta l’irpef.

Difficoltà dei cittadini
I problemi partono nel mondo, dall’Europa, dal Governo, ma poi il cittadino bussa alla porta del municipio: «Le criticità forti – rileva Troiano – e le sfide importanti ci stanno facendo capire una cosa evidente: la situazione sta cambiando e non possiamo più ragionare nei termini con cui si amministrava nel passato». Mentre «aumentano le esigenze dei cittadini che, indipendentemente dalla Delrio, dai tagli, da tutto, vedono la porta del sindaco come l’unica conosciuta a cui bussare». La lista delle cose da fare per un “nuovo corso” è allora «spendere meglio, controllare di più, innovare la modalità di fare politica, trovare finanziamenti ulteriori attraverso i bandi, imparare a lavorare insieme agli altri comuni» per dividere le spese.

Un Bilancio che argina i problemi
Nasce in questo quadro, conclude il sindaco nella sua nota politica, «un bilancio, che ha tagli e non li nasconde. Ma vuole far sì che non abbiano riflessi nei confronti dei cittadini, o che si attivino politiche nuove con le quali recuperare ciò che ha subito un taglio».

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