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Tosse, raffreddore, influenza: come possiamo trattarli? I consigli del farmacista

Salute

Tosse, raffreddore, influenza: come possiamo trattarli? I consigli del farmacista

Il dottor Cosmo Angiolilli è farmacista collaboratore presso la Farmacia Comunale di Piazza Giovanni e ci aiuterà a comprendere quali sono le differenze tra queste patologie stagionali, i rimedi utili alla loro cura e quando è necessario rivolgersi al medico o ricorrere all’automedicazione. «Quest’anno la tosse è il sintomo preponderante anche della influenza stagionale e che il picco della stessa è tra gennaio e febbraio».

 

È importante distinguere tra tosse, un semplice raffreddore comune e una patologia potenzialmente più grave come l’influenza. Ad ognuno di noi può capitare di non sentirsi bene durante la stagione invernale. Le vie aeree, ossia il naso, la gola, la trachea, i bronchi e i polmoni, sono uno dei principali luoghi di ingresso degli agenti patogeni nell’organismo e bersaglio degli effetti di un’infezione. A volte, è sufficiente un po’ di riposo, assumere grandi quantità di liquidi e un rimedio da auto-medicazione efficace. Tuttavia, è importante distinguere tra un semplice e comune raffreddore e una patologia potenzialmente più seria come l’influenza. 

Il raffreddore è dovuto il più delle volte ad un’infezione virale. I sintomi comprendono starnuti, naso chiuso e colante, mal di gola e tosse. A volte, il raffreddore causa una leggera febbre, anche se non sempre.

L’influenza è causata da un’infezione virale altamente contagiosa delle vie aeree. Causa dolori in tutto il corpo, febbre, emicrania e un senso di stanchezza generale. A ciò seguono sintomi simili a quelli di un raffreddore, tra cui mal di gola, naso chiuso ed una tosse persistente, che può durare per settimane in seguito all’infezione iniziale. L’influenza può essere più pericolosa nel caso di bambini, persone anziane o pazienti infermi.

La tosse è un sintomo di una condizione patologica sottostante e può essere causata da fattori irritanti ambientali, dal raffreddore comune, dall’influenza oppure da un’infiammazione dei bronchi (bronchite). Fa parte della risposta auto-difensiva dell’organismo e viene innescata quando vengono stimolati speciali recettori ubicati nelle vie aeree. Il fumo, la polvere o paradossalmente briciole di pane, ad esempio, possono innescare la risposta riflessa della tosse. Anche il reflusso acido proveniente dallo stomaco verso l’esofago può causare questa risposta. Anche un eccesso di catarro nelle vie aeree può stimolare i recettori della tosse, soprattutto se il catarro è denso e colloso e blocca quei delicati filamenti, denominati cilia, che normalmente allontanano il muco dalle vie aeree. I recettori stimolati inviano segnali nervosi al cervello che reagisce cercando di espellere l’agente irritante. Forti e vigorose espulsioni di aria dai polmoni aiutano a far risalire la sostanza irritante lungo la trachea e a dirigerla fuori dall’organismo; si tratta, in altre parole, della tosse. In un organismo in salute, la tosse riesce a pulire le vie aeree con successo. Ma in presenza di una patologia sottostante, quando il catarro è particolarmente denso e colloso, la risposta della tosse non è sufficiente per rimuovere il catarro.

Tosse con catarro o muco (tosse produttiva)

La tosse costituisce una parte importante della risposta difensiva dell’organismo. Nota anche come tosse produttiva, tosse di petto o tosse grassa, la tosse catarrale rappresenta il modo in cui l’organismo rimuove quantità eccessive di catarro (noto anche come muco od espettorato) dalle vie aeree. In una persona sana, il catarro è solitamente un semifluido gelatinoso bianco o trasparente che intrappola batteri e particelle che vengono inalate, in modo tale che possano essere trasportate dalle cilia che allontanano il muco dalle vie aeree. Ma il muco quando troppo denso può essere un ostacolo al normale meccanismo respiratorio. La presenza di un’infezione del tratto respiratorio, il fumo o l’inquinamento atmosferico possono rendere denso e colloso il muco presente nelle vie aree, tanto da causarne l’ostruzione. La respirazione diventa difficoltosa e il catarro in eccesso può favorire il mantenimento dell’infezione. L’organismo deve ricorrere ad un meccanismo per espellere il catarro: ecco che si presenta la tosse produttiva. Poiché in questo caso la tosse è utile in quanto aiuta ad espellere il catarro dalle vie aeree, non va calmata ma, al contrario, va aiutata con l’uso di farmaci espettoranti e mucolitici, definiti anche ‘protussivi’ in quanto aumentano l’efficienza della tosse. Il loro compito è quello di sciogliere il catarro e favorire la sua eliminazione dalle vie aeree. A differenza dei sedativi della tosse questi farmaci hanno bisogno di qualche giorno per agire in quanto devono eliminare la causa della tosse, ovvero il catarro in eccesso. In farmacia si trovano farmaci a base di ambroxolo, sobrerolo, n-acetilcisteina, carbocisteina ecc, alcuni dei quali dispensabili senza obbligo di ricetta medica su consiglio del vostro farmacista di fiducia.

Tosse secca (tosse non produttiva)

La tosse secca è improduttiva, solleticante e irritante. Questo tipo di tosse non è associata ad un’eccessiva produzione di catarro – le vie aeree non sono congestionate – e si avverte spesso una sensazione di solletico alla gola.

Può essere innescata da:

allergie o fattori chimici ed ambientali tra cui il fumo di sigaretta, la polvere o un’aria estremamente secca, come quella di un edificio dotato di aria condizionata.

L’acidità di stomaco può causare una tosse secca.

Può essere anche il segnale dell’esordio di un raffreddore: la tosse secca può trasformarsi in tosse produttiva con l’avanzare del raffreddore.

La tosse secca può essere piuttosto spiacevole in quanto tossire ripetutamente in modo improduttivo può provocare dolore alla gola e un affaticamento dei muscoli toracici e dorsali. Questo tipo di tosse dovrebbe essere alleviata in modo efficace in quanto non ha uno scopo benefico e causa un affaticamento inutile delle vie aeree. Può rivelarsi utile un farmaco ‘antitussivo’ oppure sedativo della tosse.ad esempio a base di dropropizina, butamirato, destrometorfano. Chiedete consiglio al vostro medico o farmacista di fiducia.

Quando ci si può curare con l’automedicazione o ci si deve rivolgere a un medico

Per riassumere nella fase d’esordio delle infezioni virali delle alte vie respiratorie la tosse è generalmente secca e di tipo irritativo, per la quale trovano indicazione i farmaci sedativi della tosse. Nella fase invece più tardiva dell’infezione caratterizzata da iper-produzione di catarro, il sintomo predominante è la tosse grassa, la quale richiede un trattamento con farmaci mucolitici o espettoranti.La tosse può essere il sintomo di un raffreddore comune o di una lieve infezione e spesso può guarire in una settimana. In farmacia si può trovare un ampia gamma di farmaci di automedicazione sia per tosse secca che per tosse grassa, per i quali non è necessario rivolgersi al medico. Trovano particolarmente indicazione le formulazioni in sciroppo, di gran lunga preferite dai bambini, o gocce orali. Se invece si ha necessità di assumere rimedi fuori casa,in ufficio o a scuola, un’alternativa allo sciroppo possono essere le ben più pratiche pastiglie gommose o da sciogliere in bocca.

Tuttavia, può anche segnalare qualcosa di più serio. La checklist seguente potrà aiutarvi a decidere quando è necessario rivolgersi ad un medico.

Contattate immediatamente un servizio medico di emergenza se:

avete difficoltà a respirare, avete il respiro affannoso (ad es. non riuscite a parlare)

avete difficoltà a deglutire, la gola gonfia o il viso rosso e gonfio

le labbra o il viso iniziano a diventare di colore bluastro

vi viene improvvisamente la tosse e non riuscite a controllarla, soprattutto in seguito alla puntura di un insetto o ad un altro possibile fattore scatenante di allergia

siete stati esposti a fumo, esalazioni o fiamme che hanno causato difficoltà respiratorie

la tosse è accompagnata da febbre alta (38,1°C) e avete più di 60 anni oppure soffrite di diabete, HIV, state facendo cure chemioterapiche o avete un’altra patologia che indebolisce il sistema immunitario o non riuscite ad alzarvi dal letto

Chiamate il medico in caso di:

febbre alta per oltre 24 ore, oppure se la febbre torna dopo essere scomparsa per almeno 24 ore

un fischio o un rumore vibrante aspro durante l’inalazione

tosse che produce catarro denso, di colore verde-giallastro e dall’odore sgradevole

tosse che produce sangue

tosse che dura per oltre una settiman

un breve periodo di miglioramento seguito da un serio peggioramento, soprattutto con nausea o vomito, dolore al petto o febbre alta

 

 

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