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Medicina naturale cosa si propone? Ne parliamo con il dottor Vincenzo Valesi

Salute

Medicina naturale cosa si propone? Ne parliamo con il dottor Vincenzo Valesi

Per la rubrica salute di questa settimana parliamo di medicina naturale con il dottor Vincenzo Valesi, medico esperto in medicine non convenzionali, ma anche medico di famiglia a Brugherio. Figura molto nota in città, è autore dell’ opera “I Rimedi Naturali del Medico di Famiglia” edito dalle Macroedizioni dove propone una visione pratica dei rimedi naturali come possibile soluzione delle più comuni patologie che ci affliggono quotidianamente. La sua ultima fatica un manuale di circa 120 pagine edito dalle Macroedizioni, dal titolo “Curare la candida con terapie naturali”.

 

Si parla spesso di medicina naturale come di medicina olistica. Cosa significa?

 

La parola olistica deriva  dal greco “olos” che significa globale, totale. Il concetto è quello di considerare l’individuo nella sua totalità, senza limitarsi all’eliminazione di questo o quel sintomo senza averne magari compreso il significato.

 

Come valuta allora l’individuo questo tipo di medicina?

 

Appunto nella sua globalità, per cui considera gli aspetti Psicoemozionali, Nutrizionali, le abitudini di vita relative per esempio all’esercizio fisico, nonché alle cure farmacologiche, naturali o chimiche. Il concetto di olistico quindi non si riferisce tanto al tipo di cura, quanto al fatto che in ogni persona, per capire la sua essenza, non ci possiamo limitare solo a un aspetto, magari solo quello farmacologico, sia nell’interpretazione delle  cause, sia della scelta delle cure che necessariamente ne deriva.

 

In base a queste affermazioni allora cosa potrebbe dire alle persone che pensano di risolvere tutti i loro problemi, o che pensano che qualcuno li risolva a loro, con una pillola o con una iniezione?

 

Dico che ogni terapia è paragonabile a un tavolo che si regge su 4 gambe ognuna di queste gambe (o gambi trattandosi di un tavolo) può avere a seconda dei casi maggiore o minore importanza, ma devono comunque essere tutte presenti: a) l’aspetto psicoemozionale che vuol dire armonia e integrazione con se  stessi e con l’ambiente sociale; b) l’aspetto nutrizionale che vuol dire una sana e corretta alimentazione; c)l’esercizio fisico, sempre indispensabile, appropriato al problema e all’età del paziente; d) il farmaco, chimico convenzionale o naturale a seconda delle situazioni e delle necessità.

 

Cosa consiglierebbe allora alle persone per il corretto mantenimento o per il recupero dello stato di salute?

 

Che il processo di guarigione se malati o il mantenimento dello stato di salute se sani passa attraverso un equilibrato supporto di ognuno di questi aspetti. E che è molto difficile guarire “passivamente”(anche se sarebbe più comodo) senza una adeguata presa di coscienza dei propri problemi, fisici e psicoemozionali, dalla quale derivano responsabilizzazione, motivazione e impegno nel percorso di mantenimento e/o recupero dello stato di salute stesso.

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