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I discorsi di Ascanio Celestini chiudono “Fuori Pista”

Cultura

I discorsi di Ascanio Celestini chiudono “Fuori Pista”

Ultimo appuntamento della stagione per “Fuori Pista”. La 19esima edizione della rassegna dedicata al monologo teatrale si conclude mercoledì 9 aprile con “Discorsi alla nazione – Uno spettacolo presidenziale”, di e con Ascanio Celestini. L’attore e autore romano porterà sul palco di via Italia le parole di dittatori e politici “democratici”, spiegando come e perché fra i primi e i secondi non ci sia, in fondo, alcuna differenza.

Sudditi o cittadini?

«Cittadini! Lasciate che vi chiami cittadini anche se tutti sappiamo che siete sudditi, ma io vi chiamerò cittadini per risparmiarvi un’inutile umiliazione».

Nelle parole di presentazione dello spettacolo è già chiaro che la distinzione fra stato autoritario e democratico è puramente formale, una finzione radicata e accettata da tutti, necessaria affinché il sistema continui a funzionare.

«Ho immaginato – prosegue la presentazione – alcuni aspiranti tiranni che provano ad affascinare il popolo per strappargli il consenso e la legittimazione. Appaiono al balcone e parlano senza nascondere nulla. Parlano come parlerebbero i nostri tiranni democratici se non avessero bisogno di nascondere il dispotismo sotto il costume di scena dello stato democratico».

L’importanza della parola

Il monologo si sofferma sull’importanza della parola e della comunicazione. Celestini parla di violenza che nasce dalla parola, trovando in essa legittimazione, per poi uscire dall’ambito puramente verbale.

Prima dello spettacolo, mentre il pubblico entra il sala, vengono fatti ascoltare frammenti di veri discorsi e interviste di dittatori e politici, 20 minuti di parole con le quali personaggi più o meno noti si sono rivolti al popolo.

Lo spettacolo ruota attorno all’importanza della comunicazione, del linguaggio della politica, che, secondo celestini, non è cambiato molto nell’epoca dei social network. È, però, diventato più veloce e si assiste a una sorta di “intasamento comunicativo”, con informazioni e dichiarazioni che si rincorrono. C’è, inoltre, una generale perdita di responsabilità personale e sembra che la narrazione degli eventi sia più importante degli eventi stessi. L’importante non è più il contenuto, ma l’atto stesso di comunicare.

“Discorsi alla nazione – Uno spettacolo presidenziale”, mercoledì 9 aprile ore 21. Posto unico 25 euro; riduzione per studenti e over 65 20 euro. Biglietti disponibili anche online all’indirizzo www.sangiuseppeonline.it.

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