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Mariele Benzi fonda il Nuovo Centrodestra

Politica

Mariele Benzi fonda il Nuovo Centrodestra

Mariele Benzi con il consigliere regionale Stefano Carugo

Non c’è che dire, lo slogan del Nuovo Centrodestra (Ncd) è accattivante: “Senza base non c’è altezza”.

Sembra rispondere fin da subito alle obiezioni di chi trovava il Pdl un partito troppo dipendente dai vertici, a discapito di chi lavorava sul territorio. Portatori di queste obiezioni, senza dubbio, sono Mariele Benzi e Roberto Assi. Che infatti hanno rapidamente aderito al nuovo partito guidato da Angelino Alfano.

Benzi è anche tra le 19 personalità politiche lombarde che sono state invitate a rappresentare la regione nell’atto di fondazione del Nuovo Centrodestra.

«È successo tutto molto in fretta – spiega – e in modo appassionato. Fortunatamente le elezioni non sono imminenti, a Brugherio, e dunque c’è tutto il tempo perché la sede locale di Ncd trovi i modi di radicarsi e diffondersi sul territorio».

Per gli interessati ad avere più informazioni o ad aderire al gruppo, i membri del partito si ritrovano tutti i martedì sera alle ore 21,15 presso la sede di via Vittorio Veneto.

Presidente del circolo è Mariele Benzi, eletta all’unanimità dai 12 sostenitori che hanno sottoscritto l’atto di fondazione del partito a livello locale. Molti, se non tutti, provenienti dalle fila di Brugherio popolare europea, il movimento che ha permesso l’elezione di Roberto Assi a consigliere comunale.

E infatti Bpe, dice Benzi, «ha aderito al circolo. Sarà la rappresentanza istituzionale territoriale del neonato partito».

La presidente assicura che «sia nella scelta di aderire alla nuova formazione politica, sia nella scelta delle persone cui affidare le funzioni interne di direzione del Circolo, i fondatori hanno adottato i criteri di merito e consenso. Siamo convinti, infatti, che solo un’impostazione meritocratica e genuinamente democratica della politica possa infondere fiducia in coloro che in questo delicato momento storico considerano i politici come la causa di ogni problema sociale». Una visione diversa, aggiunge, rispetto a quella del vecchio Pdl.

Già, cosa rimane del vecchio partito? «Certamente, come esperienza positiva, i mesi di governo», risponde la Benzi. «Sono stati utili e formativi. Volentieri, al contrario, abbandoniamo un modo di fare politica che ha causato la caduta della giunta Ronchi, grave errore. Quel gesto ha spalancato le porte alla sinistra».

Debiti di riconoscenza da saldare? «Nessuno. Non dimentichiamo che, volenti o nolenti, noi non ci siamo mai candidati a nessuna elezione sotto il simbolo del Pdl. Tutti i voti che abbiamo ottenuto sono stati conquistati personalmente e con la forza delle nostre proposte. La scelta di aderire al Nuovo Centrodestra è politica. Noi siamo per il merito e il consenso.».

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