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Stasera in sala consiliare Philippe Daverio racconta l’arte dei Magi

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Stasera in sala consiliare Philippe Daverio racconta l’arte dei Magi

Philippe Daverio

«Beh, ma non lo trova divertente?»

Durante il corso dell’intervista Philippe Daverio ripete spesso questa espressione. Lo fa per sottolineare il fascino e la passione che suscitano in lui le vicende dei Tre Re.

Daverio, il critico d’arte che la maggioranza delle persone conosce per le sue incursioni domenicali su Rai Tre con la trasmissione Passepartout, sarà a Brugherio il prossimo 4 dicembre, per parlare dei Magi, nell’ambito delle iniziative del 400esimo anniversario della traslazione delle reliquie.

Si intitola “Guidati da una stella” la conversazione che Philippe Daverio terrà in sala del Consiglio comunale alle ore 21 stasera 4 dicembre. L’ingresso libero,sino ad esaurimento dei posti disponibili.

«Le reliquie dei Magi si spostano da Milano a Colonia. Le porta via il Barbarossa. E questo viaggio – racconta – è testimonianto anche dalla presenza di ponti dedicati ai Tre Re a Basilea come a Lucerna. Oggi i ponti non ci sono più, ma il nome è rimasto a due alberghi».

Cultura alta e tradizione popolare, iconografia e torte, un ponte tra Oriente ed Occidente, tutto testimonia l’affezione nei confronti dei sapienti: «I Tre Re fanno in un certo senso la storia della cristianità europea. E in particolare del mondo italo germanico che è al centro dell’Europa. Questo è un fatto oggettivo. Poi questo discorso può piacere o meno, ma è un fatto».

Dicevamo delle torte: «Quando ero bambino, in Alsazia, si faceva la torta dei Tre Re per l’Epifania. Aveva sopra le statuine dei tre sapienti e si faceva a gara tra bambini per ricevere una delle tre fette con la stauina dei saggi sopra».

Storie popolaresche, tradizioni che ancora rimangono come San Nicolao a Bolzano o la Santa Lucia nella bassa padana: «Il Vaticano II ha incrociato la tradizione popolare alla fede teorica. Ha fatto bene o male? – si chiede Daverio- Non lo so. Però so che il percorso di fede non è qualcosa di propriamente razionale».

Negli ultimi cento anni così poco o nulla si è fatto in termini di iconografia dei Magi: «Beh, siamo un po’ confusi ultimamente. Ma attenzione a non perdere le proprie radici. Raccontare la storia dei Re Magi in giro per l’Europa in una delle città che ne conserva le reliquie servirà anche a questo».

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