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Brugherio è tua! Ottaviani: «Nel programma le esigenze vere dei cittadini»

Politica

Brugherio è tua! Ottaviani: «Nel programma le esigenze vere dei cittadini»

Sembra proprio che i brugheresi vogliano far sentire la propria voce, alle prossime elezioni comunali. Lo testimoniano le 200 segnalazioni che la lista civica “Brugherio è tua!” ha raccolto sul territorio in queste settimane di campagna elettorale.
«Lo sentiamo come nostro ruolo civico – spiega il portavoce Giancarlo Ottaviani -. Lavorare per rappresentare la voce di tanti cittadini che chiedono cose concrete, cose che servono a Brugherio al di là degli schieramenti politici».

La lista sostiene fortemente il candidato sindaco Marco Toiano, aggiunge Ottaviani, «con il quale stiamo elaborando il programma di governo anche a partire dalle sollecitazioni dei cittadini. Ma non siamo un semplice cartello elettorale di supporto, ci sentiamo incaricati di un impegno che prosegue con continuità e garantiamo rinnovamento, competenza e onestà per chi magari non si riconosce in un partito nazionale».

Brugherio è tua! sosteneva alle scorse comunali il candidato di centro sinistra Angelo Chirico. «Lui rimane colonna fondante della lista, sarà candidato e capolista – assicura il portavoce -. Ha scelto di non ricandidarsi anche per la presenza di un candidato eccellente come Troiano».
È presto per ufficializzare la squadra che si presenterà alle elezioni, aggiunge Ottaviani, così come parlare di assessorati o simili. Ma è tempo di chiarire quali sono i punti fondamentali della proposta della lista civica.

La gestione del territorio, innanzitutto, «per noi un tema di assoluto interesse» spiega Mauro Bertoni, membro della lista. «Il Piano di governo del territorio (Pgt) non è stato oggetto del necessario dibattito, a causa del naufragio dell’amministrazione Pdl-Lega di Ronchi e della conseguente necessità del commissario di varare il documento in tempi stretti».

Come correggere il Pgt? «Le norme tecniche di attuazione vanno riviste. Non riteniamo l’espansione territoriale un tema prioritario – è la risposta di Bertoni -. Pensiamo che sia opportuno agevolare gli interventi edilizi di riqualificazione delle aree dismesse (con sostegno all’edilizia sostenibile e alle fonti rinnovabili), di recupero del patrimonio edilizio esistente come il recupero delle corti e la valorizzazione delle cascine, di facilitazione al recupero dei sottotetti ed altre proposte concrete per aiutare i giovani brugheresi a non allontanarsi dalla città». Perché se è vero che gli oneri di urbanizzazione «sono necessari per le casse del Comune, crediamo che debbano essere destinati a finanziare iniziative di sviluppo nei vari ambiti e non a sostenere la spesa corrente». Con un occhio di riguardo «alle aree verdi della città, di cui vogliamo promuovere la difesa e lo sviluppo».

Sugli atri temi caldi della città, quali la viabilità, «è prioritaria la rotonda tra via Dei Mille e via Increa o quanto meno un impianto semaforico attivo in alcune ore della giornata. E poi un’analisi dell’offerta di trasporto pubblico all’interno della città e di collegamento verso le città vicine, abbinato a un’analisi del traffico e verifica del Piano Generale del Traffico Urbano in relazione ai flussi veicolari, servizi, attività economiche, parcheggi».
La città di domani, conclude Bertoni, «si svilupperà al meglio se sapremo far dialogare sviluppo economico e sociale, riqualificazione edilizia (con le legittime aspettative degli operatori del settore) e difesa dell’ambiente».

«Vogliamo una città innovativa – interviene Ottaviani -, che sappia fare scelte di risparmio ed efficienza e punti al miglioramento della qualità del vivere». Nell’ottica anche della “smart city”, aggiunge: «Cioè risparmiare con l’uso urbano delle tecnologie al fine di migliorare il rapporto con la pubblica amministrazione e ridurre gli sprechi negli ambiti più disparati, che vanno dal settore energetico a quello della gestione dei rifiuti». Senza sogni irrealizzabili, conclude: «Come si vede anche dal nostro simbolo: un albero con i rami protesi nel cielo, ma con le radici ben piantate per terra».

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