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Emessi 3 avvisi di garanzia a membri della cooperativa artigiani di Brugherio

Cronaca

Emessi 3 avvisi di garanzia a membri della cooperativa artigiani di Brugherio

Avvisi di garanzia in arrivo per i vertici della “Cooperativa artigiani di Brugherio”. La scorsa settimana i Carabinieri di Brugherio hanno effettuato una perquisizione presso gli uffici monzesi dell’Apa – Confartigianato (l’associazione di categoria della piccola impresa e dell’artigianato) per prelevare documenti sulla cooperativa brugherese che lì ha formalmente sede.

Secondo le scarse informazioni trapelate, è in corso un’indagine della Procura che ipotizza il reato di “falso” a carico di alcune persone, probabilmente tre, che rivestono ruoli di responsabilità nella cooperativa “Artigiani di Brugherio”.

Quest’ultima è una realtà con alle spalle 25 anni di storia, che ha realizzato capannoni industriali e insediamenti produttivi in città, tra i quali alcuni capannoni di via Talamoni, corso Europa e via Talete. La cooperativa sarebbe collegata con l’Associazione degli artigiani di Brugherio, che però è una realtà a sé stante e rappresenta la categoria dei piccoli produttori.

Alla base dell’inchiesta ci sarebbero abusi edilizi.

Solo uno dei tre “avvisi” sarebbe stato già consegnato, in quanto due degli interessati non erano presenti al momento della consegna.
Mario Loda, presidente della sezione di Brugherio della Confartigianato e presidente della Cooperativa al centro dell’inchiesta non commenta e invita a rivolgersi per spiegazioni «agli avvocati dell’Apa». Da parte sua l’associazione ha emesso un comunicato (firmato dall’avvocato Osvaldo Mossini) che, più che chiarire, sembra aggiungere un’aura di mistero.

Vi si legge: «Per quanto riguarda Cooperativa Brugherio, Apa Confartigianato può riferire, per quanto è di sua conoscenza, che abbia presentato domanda di pre-concordato preventivo, accolta dal Tribunale di Monza. Apa Confartigianato rileva peraltro che le difficoltà economiche di Cooperativa Brugherio sono legate unicamente alla crisi del settore dell’edilizia, nonché all’ingiustificato accanimento nei suoi confronti di alcuni soggetti, verso i quali la stessa Cooperativa promuoverà le opportune azioni, civili e/o penali».

Si evince quindi che la cooperativa è al centro di una seria crisi economica che l’ha portata al “Concordato preventivo”, cioè il primo passo verso la dichiarazione dell’eventuale fallimento. Chi siano invece i soggetti dell’accanimento non è dato sapere.

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