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I sindacati del Comune bocciano il nuovo Sportello unico

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I sindacati del Comune bocciano il nuovo Sportello unico

 

Una riorganizzazione del servizio basata su criteri vecchi, senza integrazione completa dei servizi comunali e soprattutto senza introdurre la dematerializzazione degli atti e la possibilità per i cittadini di effettuare le pratiche per via informatica. Così la Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria del Comune) boccia il nuovo Sportello polifunzionale che prenderà il via dal 21 gennaio (leggi qui la notizia) esprimendo «giudizio negativo in termini di costi/benefici».

I sindacalisti innanzitutto domandano come mai lo sportello di fatto integri solo i Servizi demografici e non anche altri uffici (Urp, Tributi, Demografici, Protocollo etc) come inizialmente previsto, rendendo il tutto «una operazione di natura logistica di trasferimento (onerosa) dei Servizi demografici da viale Lombardia alla sede comunale di piazza Battisti. Il risultato ottenuto è stato un ulteriore sovraccarico della struttura comunale con minore comodità per il cittadino», vista la ridotta disponibilità di parcheggi.
Ma la critica più pesante riguarda la concezione complessiva del servizio. Secondo la Rsu, «lo Sportello è stato totalmente concepito secondo criteri che guardano a esperienze del passato, ridotto a mero servizio informativo e di orientamento all’espletamento delle diverse pratiche burocratiche che fisicamente e giustamente vengono espletate dagli uffici pertinenti (trasformati nel back-office dello Sportello Unico). Non c’è traccia di alcun processo di dematerializzazione e interattività delle procedure burocratiche, malgrado la tecnologia lo permetta. E senza alcuna propensione in tal senso per l’immediato futuro». E prosegue: «Un servizio innovativo che giustifica gli investimenti economici, a nostro avviso, è quello che permetta a un cittadino di poter fare tutti gli adempimenti burocratici per intero mediante il sito web istituzionale del Comune. Quest’ultimo, malgrado sia stato oggetto di interventi, risponde ancora a criteri di informazione e orientamento senza alcuna erogazione interattiva degli adempimenti burocratici. Un maggior coinvolgimento partecipativo delle Rsu sin dall’inizio avrebbe permesso di far presenti i suddetti aspetti che oggi rileviamo come criticità croniche».

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