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Uscita Adolescenti, appassionarsi sulle orme del beato Frassati

Comunità Pastorale

Uscita Adolescenti, appassionarsi sulle orme del beato Frassati

Fulvio Bacchiega

Si è svolta nei giorni 7, 8 e 9 dicembre la tradizionale uscita annuale del gruppo adolescenti della parrocchia di San Bartolomeo.

Meta della tre giorni è stata Torino, e i luoghi più significativi della vita del beato Pier Giorgio Frassati, figura che ha fatto da guida per l’uscita. Frassati era un ragazzo normale, come i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato a questa uscita.
Morto giovane, all’età di 24 anni, Pier Giorgio ha saputo vivere ogni aspetto della sua vita da vero cristiano. Il beato aveva passioni, come l’amicizia, la famiglia e la montagna, che sono le stesse passioni che hanno questi ragazzi, e il senso dell’uscita è stato incentrato proprio su questo.

Il gruppo, partito venerdì pomeriggio, era composto da 54 ragazzi e ragazze di prima, seconda e terza superiore, accompagnati dai loro 17 educatori e da don Andrea Ceriani e Paola Berto, missionaria del Sacro Cuore che svolge il suo servizio pastorale a Brugherio. Titolo dell’uscita era «Appassionati! Una vita che…invita”», un gioco di parole che voleva far capire i ragazzi l’importanza di vivere con vera passione la vita in ogni suo aspetto.

Gli adolescenti hanno alloggiato a Colle Don Bosco, oggi  comunità salesiana, luogo in cui il 16 agosto 1815 nacque San Giovanni Bosco. In serata, dopo la sistemazione e la cena i ragazzi sono stati impegnati in giochi di gruppo organizzati.

La seconda giornata si è aperta con la messa per l’Immacolata Concezione.
Dopo questo momento, il gruppo si è trasferito a Pollone, un piccolo comune nel biellese, dove è stata visitata una villa appartenente ai Frassati, e dove la famiglia trascorreva le vacanze. In questa casa è possibile visitare la ricostruzione della stanza dove Pier Giorgio è morto.
Il pomeriggio è stato dedicato alla visita del santuario mariano di Oropa, dedicato alla Madonna Nera. Successivamente si è svolto poi un incontro, organizzato dagli educatori, sul tema dell’amicizia. In serata, dopo il rientro a Colle Don Bosco la caratteristica veglia notturna.

Nel terzo giorno,tutto vissuto a Torino,  i ragazzi in mattinata hanno potuto visitare dei luoghi della città particolarmente significativi per Frassati: l’oratorio della parrocchia che frequentava, la casa dove è morto, l’università che ha frequentato e la sede storica del giornale La Stampa, di cui il padre ne fu fondatore. «Era un ragazzo normale, che ha è riuscito a rendere l’ordinarietà straordinaria» ha raccontato Marco, ragazzo dell’oratorio di Torino, che ha fatto da guida agli adolescenti.

Nel pomeriggio i ragazzi, divisi in vari gruppi hanno potuto visitare i luoghi simbolo della città.

Dopo la messa il rientro a Brugherio.

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